GIUDICE DI PACE DI LATINA CONDANNA DISTRIBUTORE E GESTORE IN FAVORE DI UN CONSUMATORE DI LATINA PER DISTACCO ILLEGITTIMO DELLA FORNITURA. RICONOSCIUTO RISARCIMENTO DEL DANNO MORALE ED ESISTENZIALE!!!! Con la sentenza emessa nei primi giorni del mese di Gennaio, Nr. 440/2020 il Giudice di Pace di Latina, dr. De Zordo, sono stati condannati IL GESTORE ED IL DISTRIBUTORE del Gas al risarcimento del danno in favore di una ns. associata T.M.. La sentenza giunge dopo un lungo iter giudiziario atteso il comportamento dei due soggetti convenuti in giudizio che, pur riconoscendo l'errore, imputavano la responsabilità alla sig.ra T.M. L’Avv. Vittorio Fusco dell’Associazione Consumatori UDICON, che difendeva l’associata, ha dimostrato come il taglio della fornitura fosse illegittimo e non dovuto atteso che il mancato pagamento delle fatture (peraltro elevatissime) era dovuto ad un errata contabilizzazione dell’utilizzo. Nel corso del giudizio sono state esposte e provate le incredibili vicissitudini che avevano portato al distacco della fornitura nel nov. 2017. L’azione effettuata dal distributore e proprietario della rete su richiesta del Venditore era dovuta da consumi erroneamente fatturati dal venditore su comunicazioni poi risultate del tutto errate da parte del distributore che sosteneva anche l’impossibilità di accesso al contatore. Il VENDITORE riteneva di essere creditore di una somma elevata pari ad oltre 2500,00 Euro ed a nulla erano valsi i tentativi di comunicare l’errata lettura e fatturazione dei consumi in quanto erroneamente riportati come reali mentre si trattava di letture esclusivamente presunte. Il tentativo obbligatorio di conciliazione dinanzi all’Autorità Energia e Gas non produceva effetti. Dopo un sopralluogo congiunto il venditore, preso atto dell’enorme errore pari ad oltre 2500 €uro di addebito, si affrettava a riconoscere la somma mediante nota di credito azzerando dunque completamente il debito, ma richiedeva €uro 900, su richiesta formale del distributore per spese di riattivazione della fornitura!!! Il GIUDICE DI PACE, dr. De Zordo, letti gli atti evidenzia nella sua Sentenza che nessuna responsabilità può essere posta a carico dell’utente se non quella di aver rifiutato pagamenti di importi inesistenti e illegittimamente richiesti. L’assoluta carenza di prove in ordine alla limitata accessibilità del misuratore o all’indisponibilità dell’attrice, i tentativi di autolettura effettuati e non registrati a causa di un sistema computerizzato che non acquisisce i dati se incongrui rispetto a quelli inseriti dal distributore hanno comportato la condanna delle due società . Quanto ai danni, non solo sono state riconosciute le maggiori spese sostenute dalla sig.ra T. ma, ed è questo l’elemento forse di maggior pregio della Sentenza del Giudice di pace di Latina, sono stati riconosciuti i DANNI NON PATRIMONIALI richiesti con forza dalla difesa della sig.ra T.. Il Giudice ha giustamente riconosciuto che la fornitura di Gas naturale è un bene primario, di cui è stata privata ingiustamente il consumatore senza alcuna ragione, INCIDENDO SUL DIRITTO ALLA SALUTE E SULLA VITA DI RELAZIONE . Non si tratta, dunque di danno da disagio o di stress ma di vero e proprio danno non patrimoniale (cd. Danno esistenziale) se inteso come lesione di un diritto della persona costituzionalmente garantito. E’ stata dunque accolta la tesi secondo cui non già il mero danno morale soggettivo, inteso come sofferenza contingente e derivante da un illecito integrante un reato porta ad un risarcimento del danno alla persona. Nel nostro ordinamento è La COSTITUZIONE della Repubblica , che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo consente di risarcire il danno inteso come lesione di un valore inerente la persona. Non solo dunque danno biologico ma va anche valutato l’impatto sulle abitudini di vita della persona, e la lesione del diritto inviolabile garantito dall’art. 2 della Costituzione.
top of page
Telefono: 0773 489421 - Cell: 335 7447007
LA TUTELA DEI PIU' DEBOLI NEL MERCATO GLOBALE
bottom of page
Comentarios